Tutti, da bambini, prima e da genitori, o zii, in seguito. Abbiamo ascoltato innumerevoli volte la famosa canzone della Disney tratta dal film di animazione “Cenerentola”. Ma pochi sanno che la nostra sfortunata eroina, non desiderava abiti, scarpette di cristallo e carrozze, ma, semplicemente, un bel paio di tette grosse che facessero arrapare il principe azzurro.
Purtroppo la censura disneyana, trasformò i desideri della ragazza in qualcosa adatto alle famiglie e anche la canzone subì modifiche.
La versione propinata al pubblico fa così:
Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-bu
Se le pronunci che avviene laggiù?
Bibbidi-bobbidi-bu
Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-bu
Fa la magia tutto quel che vuoi tu
Bibbidi-bobbidi-bu
La prima versione, quella originale, invece:
Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-big-boobs
Se tette grosse sono quelle che vuoi tu ecco che crescon di più!
Bibbidi-bobbidi-big-boobs
Salagadula megicabula bibbidi-bobbidi-big-boobs
Fa la magia tutto quel che vuoi tu
Bibbidi-bobbidi-big-boobs
La nostra amata Cenerentola conosceva il suo pollo e desiderava che il principe la notasse per le sue tette enormi, quelle più grosse del reame, che facessero venire il cazzo duro all’erede al trono. Quando la magia, allo scoccare della mezzanotte finì, le tette della ragazza tornarono alla loro misura standard, cioè una seconda scarsa, e lei fuggì, perdendo il reggiseno (non la scarpetta). Poi, grazie ad un mago del silicone, riuscì a riavere la quinta abbondante, quelle che le aveva regalato temporaneamente la madrina in occasione del ballo e, quando il principe andò in giro per il reame a controllare e tastare le poppe di tutte le ragazze in età da marito, quel reggiseno calzò alla perfezione soltanto a Cenerentola. Da allora, vissero felici e contenti, ed il principe si dedicò anima e cazzo alla sua consorte, concentrandosi sulla sua attività preferita: le seghe spagnole.