Un giorno, “un signore” disse: «Tettone, offrite le vostre tette agli arrapati, perché vostro sarà il regno delle porche». E, le donne tettone, presero le loro tette tra le mani e le porsero agli uomini poveri di spirito (ma ricchi si sborra) e sacrificarono, al volere di “un signore” le loro abbondanti e grosse mammelle. Come preziosi doni offerti a tutti i maschi depravati e arrapati delle Terra. Tutti gli uomini, belli e brutti, esultarono, iniziarono a stringere, succhiare, leccare, le grosse tette. Scoparono come non avevano mai fatto nella loro vita. Dopo aver finito, resero grazie a “quel signore”, elargendo doni e sacrificando i loro primogeniti. Vedendo lo scompiglio che aveva provocato nel genere umano maschile, “il signore” disse: «Grazie dei regali, ce li avevo già, li riciclerò… ma sappiate che, con le tettone, potrete giocare solo una volta al giorno, chi disubbidirà al mio precetto diventerà cieco!». Incuranti dell’avvertimento, guidati solo dal loro cazzo, la maggior parte degli uomini perse la vista, tranne i gay, che diventarono i “cani guida” degli etero segaioli non vedenti.
Sia lodato sempre “un signore”. Lodato sia…